Silvio rimembri ancor quel tempo
della tua vita immorale
quando il compasso ancor splendea
nelle tue mani trepide e rapaci
e tu, nascosto sotto il tuo cappuccio
il tuo grembiule di masson cingevi?
Milleottocentosedici era scritto
in quell'elenco di oscura fratellanza:
era il tuo numero di tessera PiDue,
se per caso non ne avessi rimembranza.
Sotto l'ala di Licio e di Bettino
è cresciuto il mito Berlusconi
che da allora ha riempito il BelPaese
di palazzine e televisioni.
Certo, non si può dire, onestamente
che tale crescita ti abbia assai giovato:
sei rimasto basso di statura...
e di morale lo sei sempre stato.
Eppure non c'è un solo giornalista
di destra, di sinistra, indipendente
che ricordi alla pubblica opinione
quel tuo passato così imbarazzante
nonostante il quale tu ti spacci
da onesto cittadino e buon cristiano
e agli elettori vendi sogni e fumo
col sorriso da squalo e il cuore in mano.
Spero sinceramente non ti offenda
questa breve e poetica concione:
volevo solo ricordarti che
sei stato, sei, sarai sempre
massone.